Ai Ministri dell’istruzione, dell’università e della ricerca e dello sviluppo economico,
Abstract: da 988 anni la fusione fredda produce soltanto “grossolani errori di misura” e raggiri. Vi pare il caso di “sostenerla, massicciamente e immediatamente”?
Premesso che
- abbiamo letto l‘interrogazione che vi hanno mandato DE PIETRO, SERRA, GIROTTO, BLUNDO
- saputo dell’esperimento di Martin Fleischmann e Stanley Pons sulla fusione fredda 25 anni fa, centinaia di scienziati hanno provato a rifarlo e scoperto che i due avevano sbagliato le misure proprio come Paneth e Peters nel 1926 e gli “scienziati” della Defkalion GT ingannando “illustri scienziati” dal 2011 al 2013;
- circa 250 scienziati hanno ricevuto massicci ed immediati fondi pubblici e privati per provarci di nuovo, ancora non sono riusciti a replicare uno solo degli oltre 17 mila esperimenti compiuti (pare) da allora, neppure i propri;
- al MIT di Cambridge, che non è Boston accidenti, una ditta ha affittato una stanza dove festeggiare l’anniversario dell’89 con 50 vecchi amici di cui 28 hanno ripresentato le slide mostrate a Columbus, Missouri, l’estate scorsa e lavori privi di riscontro scientifico;
- “alcuni dei risultati sperimentali presentati” sono anche privi di interesse: non descrivono una “produzione di energia a basso costo” o a 40 milioni di euro nel caso del soprammobile Defkalion:
- quei risultati hanno la stessa “possibilità di avere un’applicazione industriale” del soprammobile a fusione fredda per il quale l’Electrolux aveva chiesto il brevetto nel 1927;
considerato, in particolare, che:
- nel lavoro “Replicable model for controlled nuclear reaction using metal nanoparticles“, Hideki Yoshino dice che avrebbe prodotto 75 W di calore anomalo per un mese, “con un rapporto di circa 1,9 tra potenza in uscita e potenza di ingresso e con una produzione netta di circa 108 M-Joule di energia termica”, ma l’anomalia sta comodamente entro il margine dei consueti errori di misura;
- nel lavoro “Deuterium permeation induced transmutation experiments using nano-structured Pd/CaO/Pd multilayer thin film“, Yasuhiro Iwamura della Mitsubishi Heavy Industries ha ripresentato risultati che T. Hioki della Toyota non era riuscito a riprodurre. Alla Mitsubishi è stato recentemente rilasciato il brevetto europeo EP1202290B1 così come a John Keogh è stato recentemente rilasciato l’Australian Innovation Patent per la ruota;
- al titolo del lavoro “Glass surface cofactors in the generation of anomalous effects under H2 gas at high temperatures“, Francesco Celani dell’INFN aveva messo un punto interrogativo cancellato da DE PIETRO, SERRA, GIROTTO e BLUNDO, perché si chiede pure lui a chissà quali cofattori sono dovute le anomalie termiche riscontrate nella sua cella. Quanto agli esperimenti di Kitamura, Son & Fisch avevano dimostrato nel 2005 che sono implausibili in teoria e impossibili in pratica;
- la “tecnologia per la produzione di energia a basso costo” di Andrea Rossi – e di Sergio Focardi dal 2007 al 2013 – è stata acquisita con quattro soldi da Industrial Heat, un fondo di investimento creato dal CEO di Cherokee Investment Partners, USA, senza alcuna esperienza di fusione fredda o calda che sia;
- nel febbraio 2014, al seminario della NASA il cui titolo ”Low energy nuclear reaction aircraft” è un invenzione di PIETRO, SERRA, GIROTTO e BLUNDO, quella di Rossi era illustrata con la foto di un tubo arroventato che ha suscitato più di una battuta sullo “stato dell’arte” e uno studente ha immaginato “potenziali rivoluzionarie ricadute in campo aeronautico” della fusione fredda, sempre che esista;
- al biologo Francesco Piantelli dell’Università di Siena, co-inventore della cella Piantelli-Focardi che dal 1994 non produce energia in eccesso, è stato rilasciato lo scorso anno un brevetto europeo infarcito di errori come uno strudel di mele;
considerato inoltre e sopratutto che:
- da sei mesi, i parlamentari del M5* conoscevano la “truffa della Defkalion” messa in scena a Milano con un reattore simil-Rossi per riscuotere 40 milioni di euro cad. da 1.300 aziende, grazie ai report di Michael Nelson e Dennis Bushnell della NASA sull’invenzione di Rossi;
- i due report valgono pertanto 52 miliardi, altro che gli 8,2 milioni di euro raccolti da Industrial Heat grazie a quello scritto dal dott. Levi dell’Università Bologna e firmato da cinque ricercatori svedesi;
si chiede di sapere se e quali misure i Ministri in indirizzo intendano adottare per
- convincere DE PIETRO, SERRA, GIROTTO e BLUNDO a citare un risultato concreto, certificato, replicato e meglio se funzionante, ottenuto in 88 anni nel campo della fusione fredda;
- incrementare, “immediatamente e massicciamente”, il valore dei rapporti e dei comunicati stampa intestati “Dipartimento di Fisica – Università di Bologna” scritti dal dott. Levi per conto di Andrea Rossi e firmati da chi capita;
- abbassare, idem e ibidem, il costo del rimmel che sta costringendo gli spettatori della saga fusio-freddista a risparmiare sul popcorn.